Tra facies e culture: il caso della necropoli del Bronzo Antico in località Gaudello ad Acerra (NA)

Autori

  • Viviana Germana Mancusi Ricercatore indipendente
  • Gaetano Bonifacio Ricercatore indipendente

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1974-7985/11007

Parole chiave:

Laterza, Campaniforme, Cetina, ceramica a pettine trascinato, ibridazione, cultura, facies e sincretismo

Abstract

In seno alle indagini archeologiche preliminari della linea ferroviaria Napoli-Bari variante alla Tratta Napoli-Cancello nell’ottobre del 2014 è stata scoperta una necropoli di transizione tra l'Eneolitico finale e il Bronzo antico. L'indagine ha permesso di colmare un importante gap che fino a oggi era presente nella Piana Campana, territorio dove tramite il record archeologico è difficile percepire le modalità di transizione dal periodo Eneolitico a quello successivo del Bronzo. Grazie alla scoperta della necropoli di Gaudello è stato possibile documentare la presenza nel territorio di un'enclave culturale che dà vita a una produzione vascolare del tutto peculiare, ibridazione tra le forme Laterza e le decorazioni pertinenti agli orizzonti del Bicchiere Campaniforme e Cetina. Si attesta la presenza di forme globulari, a calotta o con profilo a "S" che recano spesso decorazioni assimilabili a quelle della ceramica "a pettine trascinato". Significativa nelle tombe è la presenza di manufatti in metallo: un pugnale, due alabarde e degli spilloni, unici beni a essere posti a diretto contatto con il corpo del defunto e che attestano una chiara apertura ai contatti da parte di questa comunità. Quest'ultima, infatti, è fortemente permeabile a influenze attuando un vero e proprio processo di “ibridazione” non pienamente racchiudibile nel concetto di facies archeologica, ma piuttosto definibile come un orizzonte culturale dove si mescolano più tipi di influenze provenienti da più aree. Si perde così il retaggio del precedente aspetto Laterza, abbandonando la produzione materiale che con essa era radicata e manifestando, invece, un elevato grado di assorbimento degli influssi esterni che diventano un’interpretazione autonoma e una commistione di modelli. Si crea un vasto bacino di sincretismo dove si fondono elementi diversi generando mescolanze, interazioni e associazioni tra caratteri eterogenei che vengono rielaborati e fatti propri da coloro che decidono di rendere leggibili questi tratti all’interno delle proprie aree funerarie.

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Pubblicato

2020-05-19

Come citare

Mancusi, V. G., & Bonifacio, G. (2020). Tra facies e culture: il caso della necropoli del Bronzo Antico in località Gaudello ad Acerra (NA). IpoTESI Di Preistoria, 13(1), 37–52. https://doi.org/10.6092/issn.1974-7985/11007

Fascicolo

Sezione

Articoli di convegno