IpoTESI di Preistoria
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<strong>IpoTESI di Preistoria – ISSN 1974-7985</strong> intende divulgare al mondo scientifico i risultati di recenti ricerche e studi di preistoria e protostoria italiana, in modo da far emergere il patrimonio di conoscenze sui contesti e sulle problematiche delle fasi più remote della storia. La rivista punta inoltre a diventare uno spazio di confronto e di dibattito sulle analisi e interpretazioni dei contesti preistorici, sui metodi di ricerca e sulle trasformazioni economiche e sociali della preistoria.Dipartimento di Storia Culture Civiltà - Alma Mater Studiorum - Università di Bolognait-ITIpoTESI di Preistoria1974-7985I copyright degli articoli pubblicati su questa rivista appartengono agli autori, e i diritti di prima pubblicazione sono concessi alla rivista. Nel momento in cui presentano il proprio lavoro, gli autori accettano che possa essere copiato da chiunque per fini non commerciali, ma solamente nel caso in cui venga appropriatamente citato. In virtù della loro apparizione su questa rivista gratuita, gli articoli sono dichiarati usufruibili gratuitamente, con una corretta attribuzione, in contesti non commerciali. Ogni autore è responsabile per il contenuto del proprio lavoro, incluse citazioni, attribuzione e permessi d'uso. <div><div><a href="http://creativecommons.org/licenses/by-nc/3.0/" rel="license"><img src="//i.creativecommons.org/l/by-nc/3.0/88x31.png" alt="Creative Commons License" /></a></div>La rivista è distribuita sotto una <a href="http://creativecommons.org/licenses/by-nc/3.0/" rel="license">Creative Commons Attribution NonCommercial 3.0 Unported License</a>.</div>Angela Bosco, 3D Surveying Methods and Digital Information Management for Archaeological Heritage, BAR International Series 3091, BAR Publishing, 2022, 83 pp., 77 figg.
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Cristiano Putzolu
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2022-12-202022-12-201518118210.6092/issn.1974-7985/16054Gábor V. Szabó, Bronze Age Treasures in Hungary. The Quest for Buried Weapons, Tools and Jewellery, Hereditas Archaeologica Hungariae, Archaeolingua Foundation. Institute of Archaeology, Research Centre for the Humanities, 2019, Budapest, 244 pp.
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Claudio Cavazzuti
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2022-12-202022-12-201518318410.6092/issn.1974-7985/16056Introduzione al Seminario
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<p>Il contributo introduce i temi affrontati durante il Seminario internazionale dedicato alla protostoria delle regioni nord-adriatiche con particolare riferimento alle fasi avanzate dell’età del Bronzo. La pubblicazione dei contributi ha permesso di sviluppare ampiamente le relazioni presentate durante il Seminario e costituisce un fondamentale aggiornamento dello stato dell’arte sulle forme del popolamento, sul paesaggio e sulle forme di sfruttamento delle risorse. Ampia enfasi è stata attribuita ad alcuni siti indagati negli ultimi anni e sulle caratteristiche ambientali e geografiche dell’Alto Adriatico.</p>Elisabetta BorgnaSusi Corazza
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2022-11-072022-11-07151410.6092/issn.1974-7985/15716La fascia costiera adriatica tra la foce del Po e il margine appenninico nell’età del Bronzo: ambiente risorse e popolamento
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<p>Il contributo prende in esame le caratteristiche ambientali e geografiche della Romagna durante l’età del Bronzo al fine di individuare le peculiarità di un territorio che ha partecipato all’espansione del popolamento in Italia settentrionale. Dopo una premessa in cui si discute la diversità della documentazione della parte orientale della regione, si affrontano le caratteristiche della costa e dei corsi d’acqua che hanno costituito un elemento di gravitazione per gli abitati. L’analisi di una selezione di indicatori archeologici, in particolare della cultura materiale, permette di far risaltare il ruolo delle comunità insediate nella regione costiera e nell’entroterra fino all’area emiliana. Dopo la partecipazione del popolamento dell’area romagnola, già attiva nell’antica età del Bronzo con una consistente componente che coinvolge l’area transappenninica, si assiste nelle successive fasi del Bronzo Medio e del Bronzo Recente a modalità di interazioni tra gli aspetti regionali in continuo cambiamento, dapprima legate al mondo peninsulare e poi sempre più all’Alto Adriatico fino al fenomeno di resilienza nel Bronzo finale delle comunità della regione.</p>Maurizio Cattani
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2022-11-072022-11-071552210.6092/issn.1974-7985/15707Tra Adige e Po: Adria prima di Adria e Este prima di Este
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<p>Il contributo illustra due nuovi insediamenti del Bronzo recente, parzialmente coevi, identificati ad Adria e ad Este durante lo scavo per la posa in opera di metanodotti. Ad Adria è stato indagato un sito complesso, con una stratigrafia imponente, al limite nord-orientale del centro greco-etrusco ed attuale. Il sito ha origine nell’età del Bronzo Medio con le caratteristiche di un insediamento umido di tipo palafitticolo e si sviluppa in un ambiente asciutto tra Bronzo Recente 1 e 2. La pianta di una capanna è stata indagata quasi integralmente fornendo indicazioni sulle caratteristiche strutturali e di organizzazione dell’abitato. A Este un sito nasce ad occidente del centro dell’età del Ferro, con ogni probabilità a margine di un ambito lacustre e si sviluppa nel Bronzo Recente 2. Sono state evidenziate strutture a carattere abitativo e infrastrutture funzionali alla strutturazione della sponda, oltre a resti in legno e vimini. </p> <p>Il confronto tra i materiali rinvenuti nei due centri consente di specificare le caratteristiche proprie della facies locale, in particolare per le numerose tazze con anse lobate e rostrate nelle loro varianti.</p>Fiorenza BortolamiGiovanna GambacurtaCarla Pirazzini
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2022-11-072022-11-0715233610.6092/issn.1974-7985/15715Dinamiche antropiche nel Bronzo Medio e Recente nella Bassa Pianura Friulana
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<p>Nell'età del Bronzo la media pianura della destra Tagliamento e la bassa pianura udinese sembrano presentare dinamiche di frequentazione analoghe: in Bronzo Antico e Medio le tracce insediative sono ancora estremamente scarse, ma la distribuzione dei bronzi sporadici mostra l’attivazione di percorsi su tutta la pianura. Nel Bronzo Recente l’insediamento si diffonde fittamente sull’intera area, con allineamenti lungo dossi fluviali. Il fenomeno si esaurisce già nell’ultima fase del Bronzo Recente.</p>Giovanni TascaGiacomo Vinci
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2022-11-072022-11-0715375410.6092/issn.1974-7985/15717Tra fiume e laguna: Ca’ Baredi-Canale Anfora e le origini del paesaggio aquileiese nell’età del Bronzo Media e Recente
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<p>Le indagini archeologiche sistematiche condotte dall’Università di Udine in collaborazione con la Soprintendenza ABAP FVG a partire dal 2013 nell’insediamento dell’età del Bronzo di Ca’ Baredi presso il Canale Anfora (Terzo di Aquileia) avevano tra gli obiettivi la ricostruzione del più antico paesaggio antropico del territorio aquileiese e la lettura della sequenza stratigrafico-deposizionale e strutturale del villaggio integrata con la sequenza crono-tipologica della ceramica. È qui presentata una sintesi dei risultati ad oggi acquisiti, che in particolare riguarda l’individuazione di sei cicli costruttivi succedutisi tra il BM 2 e il BR 1 all’interno di quattro orizzonti cronologico-culturali distinguibili in base alla ceramica e con il supporto di datazioni <sup>14</sup>C.</p>Elisabetta BorgnaSusi Corazza
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2022-11-072022-11-0715559210.6092/issn.1974-7985/15718Dinamiche di insediamento nella Slovenia centrale nel Bronzo Medio e Recente (orizzonte Oloris – Podsmreka)
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<p>L'articolo espone una sintesi sugli insediamenti nella Slovenia centrale e orientale attribuiti all'età del Bronzo Medio e Recente. Vengono presentati due siti chiave, Medvode-Svetje e Trata presso Škofja Loka nella regione di Gorenjska. Negli ultimi vent’anni, ripetuti scavi archeologici e pubblicazioni scientifiche hanno permesso di ampliare la nostra conoscenza sulle strutture insediative e la cronotipologia dei reperti ceramici. Nuove date al radiocarbonio hanno precisato la cronologia assoluta di questo periodo.</p>Brina Škvor JernejčičElena LeghissaBarbara Brezigar
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2022-11-072022-11-07159312010.6092/issn.1974-7985/15721Siti fortificati e ceramiche dell’età del Bronzo nell’area attorno a Rovigno, costa occidentale dell’Istria
https://ipotesidipreistoria.unibo.it/article/view/15722
<p>Fin dal XIX secolo l'interesse degli studiosi di antichità si è concentrato sugli insediamenti preistorici dell’Istria, corrispondenti a siti fortificati, denominati anche gradine, castellieri o kastelliere. Nel Carso sono oggi note alcune centinaia di questi insediamenti fortificati, posti sulla sommità delle alture, ma solo alcuni di essi sono stati oggetto di una ricerca archeologica sistematica. Il sito attualmente meglio indagato e scavato con metodi moderni è la Gradina di Monkodonja, datata all'inizio e alla fase avanzata della Media età del Bronzo, posta presso la città portuale di Rovigno sulla costa occidentale dell'Istria. Le recenti ricerche hanno portato a nuovi dati sulla cronologia, sull'organizzazione degli insediamenti e sui contatti a lunga distanza, ma hanno anche sollevato nuove domande. La Gradina di Monkodonja, per le dimensioni, il muro di fortificazione esterno con un perimetro di quasi 1 km e per la sua posizione prominente, è considerata l’insediamento principale al centro di un sistema insediativo con vari abitati satellite più piccoli. Tuttavia, fino ad oggi non si sa molto di questi insediamenti minori, soprattutto per quanto riguarda la loro cronologia. Non è del tutto chiarito se fossero contemporanei all’abitato di Monkodonja e se sia confermato nell'età del Bronzo il sistema gerarchico dei siti fortificati. Una ricerca iniziata nel 2016, finanziata dalla National Research Foundation of Korea, dal Museo Archeologico dell'Istria di Pola e dal Museo di Rovigno, ha come obiettivo l’indagine del sistema di siti fortificati nell’area attorno a Rovigno. Una fase della ricerca ha come oggetto la classificazione cronologica dei siti minori e ha portato significativi risultati dai sondaggi effettuati alla Gradina Monbrodo. In particolare, si affronta in questo articolo la tipologia ceramica, con la presentazione di alcuni reperti ceramici inediti.</p>Anja Hellmuth KrambergerSebastian MüllerMaja Čuka
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2022-11-072022-11-071512113810.6092/issn.1974-7985/15722La palafitta dell'età del Bronzo di Dossetto di Nogara (Verona). Scavo 1999
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<p>La palafitta, che nel 1999 è stata oggetto di uno scavo archeologico di estensione limitata, è posta lungo l'antico corso fluviale del Tartaro nella pianura veronese. La vita dell'abitato è inquadrabile nell'antica età del Bronzo e i materiali sono di tipo poladiano con affinità con la cultura medio danubiana di Wieselburg-Gàta. Lo scavo ha restituito immediatamente al di sopra dei livelli di abitato un neurocranio in completa connessione anatomica e frammenti dello splancnocranio di un soggetto infantile di circa 6 anni; inoltre, dall’ultima fase dell’abitato, provengono 10 frammenti di volta cranica probabilmente riferibili a due soggetti, un adulto ed un bambino. Le indagini dendrocronologiche hanno permesso la datazione delle strutture lignee del sito sulla cronologia GARDA 1, individuando episodi di abbattimento tra il 1963-1943 e il 1933-1915 BC. L’analisi dei resti faunistici, dei resti carpologici e di alcuni manufatti lignei completa il quadro conoscitivo sull’economia e sullo sfruttamento del legno nelle fasi di vita dell’abitato.</p>Luciano SalzaniAlfonsina AmatoAlessandro CanciSilvia D’Aquino Marco MarchesiniNicoletta MartinelliGregorio OxiliaUmberto Tecchiati
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