Studio termico di un forno protostorico: tra teoria e pratica

Autori

  • Jean Coulon Archeologo, Laboratoire d’archéologie préhistorique et anthropologie - Genève
  • Claude Fontaine Equipe HydrASA de l’Institut de Chimie des Milieux et Matériaux de l’Université de Poitiers
  • Dominique Proust

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1974-7985/10319

Parole chiave:

tecnologia ceramic, archeometria, età dei metallic, forni, fornaci, furnace tipo Sevrier

Abstract

Sull'isola sommersa del Crêt de Chatillon nel Lago di Annecy, in un sito palafitticolo dell'età del Bronzo, sono stati scoperti dei frammenti di un forno di terracotta. Aimé Bocquet, padre dell'archeologia subacquea francese, lo restaurò nel 1974. Questa struttura dal piano forato, che all'epoca non trovava confronti con alcun ritrovamento già effettuato fu logicamente interpretata come un forno da vasaio. Mezzo secolo dopo, molte scoperte simili non hanno comunque posto fine al dibattito sulla funzione di questi dispositivi. Grazie all’archeometria e in particolare all'analisi termica, cerchiamo evidenze che possano confermare o smentire alcune ipotesi funzionali avanzate in letteratura.

Pubblicato

2019-12-31

Come citare

Coulon, J., Fontaine, C., & Proust, D. (2019). Studio termico di un forno protostorico: tra teoria e pratica. IpoTESI Di Preistoria, 12(1), 351–368. https://doi.org/10.6092/issn.1974-7985/10319