Per una ricostruzione delle attività metallurgiche: analisi dei processi formativi di una fossa di fusione sperimentale
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1974-7985/7594Parole chiave:
Archeologia sperimentale, archeometallurgia, fossa di fusione, trasformazioni postdeposizionali, indicatori archeologici, età del BronzoAbstract
Durante un workshop di archeologia sperimentale organizzato dall’Università di Bologna nel 2017, è stata riscavata e documentata con metodo stratigrafico una fossa di fusione sperimentale realizzata e utilizzata nel 2012 per la produzione di oggetti di bronzo. Una delle principali problematiche nello studio della tecnologia metallurgica dell’età del bronzo in Italia riguarda il riconoscimento delle aree di attività fusoria. Lo scopo dell’esperimento è di ottenere un insieme di informazioni utili a evidenziare degli indicatori archeologici che possano fungere da discrimine per il riconoscimento di una fossa di fusione e quindi di definire le migliori strategie di scavo e documentazione da adottare sul campo. Inoltre si sottolinea come l’interdisciplinarietà di scavo microstratigrafico e archeologia sperimentale potrebbe fornire, sul lungo termine, dati rilevanti per chiarire le relazioni causali tra comportamento umano (contesto sistemico) e strati (contesto archeologico) e le dinamiche di trasformazione tra attività produttive e processi archeologici postdeposizionali.Downloads
Pubblicato
2017-12-28
Come citare
Armigliato, A. (2017). Per una ricostruzione delle attività metallurgiche: analisi dei processi formativi di una fossa di fusione sperimentale. IpoTESI Di Preistoria, 9(1), 65–76. https://doi.org/10.6092/issn.1974-7985/7594
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Articoli
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