Aspetti della fine della cultura Palafitticolo-Terramaricola (completo)
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1974-7985/2349Abstract
Lo studio é volto a esaminare alcuni fenomeni collegati alla fine della cultura palafitticolo-terramaricola nel territorio compreso tra i fiumi Serio, Po, Adige e la fascia collinare prealpina. In base alle sequenze stratigrafiche note nell´area delle terramare a nord e a sud del Po viene proposta una scansione cronologica suddivisa nelle seguenti fasi: Bronzo Medio 3A (BM 3A); Bronzo Medio 3B (BM 3B); Bronzo Recente 1 (BR 1); Bronzo Recente 2 (BR 2); Bronzo Recente 3 (BR 3). Per ogni fase sono segnalati i contesti-guida utilizzati (cap. 1). La tipologia comprende i tipi ceramici ritenuti significativi dal punto di vista cronologico e/o culturale (cap. 2).
In base alla distribuzione dei tipi ceramici si distinguono tre gruppi culturali: uno settentrionale nell´alta pianura e nella fascia collinare, caratterizzato da un certo conservatorismo dei tipi ceramici e da una scarsa comunicazione con il mondo peninsulare fino alla fine del BR 1; uno occidentale e uno orientale nella pianura, entrambi più aperti verso le regioni centro-meridionali e culturalmente vicini rispettivamente ai siti dell´Emilia a ovest del Panaro e a quelli dell´Emilia orientale e della Romagna (cap. 3).
Lo studio degli abitati attivi dalla fine del BM alla fine del BR (cap. 4), il cambiamento della distribuzione dei siti e il numero degli abbandoni in ogni fase consentono di valutare i tempi della crisi nelle diverse aree (cap. 5) ed evidenziano che la fine delle terramare è l´esito di un processo graduale.
La crisi interessa in modo devastante il gruppo occidentale e marginalmente quello settentrionale, che, alla fine del BR, sembra accogliere parte della popolazione che abbandona i siti del gruppo occidentale. Il gruppo orientale, confinato a est del Tartaro fino alla fine del BR 1, sembra ampliare il proprio territorio nel BR 2 fino al Mincio, includendo un´area precedentemente occupata dal gruppo occidentale. Alcuni abitati orientali - come Fondo Paviani e forse altri- sono in grado di superare la crisi e di trasmettere parte della tradizione palafitticolo-terramaricola a Frattesina.
Anche nell´area in esame, come a sud del Po, il collasso della cultura palafitticolo-terramaricola è dovuto al concorso di diversi fattori negativi: di ordine climatico-ambientale, demografico, socio-economico e politico. Una struttura sociale più complessa e, come sostengono alcuni Autori, condizioni ambientali diverse devono essere alla base della stabilità dei siti delle Valli Grandi Veronesi. La presenza di ceramica micenea e di tipo egeo è l´indicatore più forte che li distingue dagli altri insediamenti dell´area palafitticolo-terramaricola. Il netto calo demografico registrato nel BR 3 e nel BF nell´area in esame porta a ritenere che parte della popolazione sia confluita nella “diaspora terramaricola”.
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2011 Patrizia Frontini
I copyright degli articoli pubblicati su questa rivista appartengono agli autori, e i diritti di prima pubblicazione sono concessi alla rivista. Nel momento in cui presentano il proprio lavoro, gli autori accettano che possa essere copiato da chiunque per fini non commerciali, ma solamente nel caso in cui venga appropriatamente citato. In virtù della loro apparizione su questa rivista gratuita, gli articoli sono dichiarati usufruibili gratuitamente, con una corretta attribuzione, in contesti non commerciali. Ogni autore è responsabile per il contenuto del proprio lavoro, incluse citazioni, attribuzione e permessi d'uso.
Vedere inoltre la nostra Open Access Policy.